Clifford Brown & Max Roach

Dicembre 1954

Max Roach invita Clifford Brown a New York,dopo poco esce “Clifford Brown & Max Roach” un preziosissimo lavoro prodotto dall’etichetta EmArcy e suonato con grande maestria dalla nuova coppia in quintetto con Harold Land al sax,George Morrow al contrabbasso e Richie Powell al pianoforte.

Clifford Brown e’ un giovane trombettista statunitense che ha sviluppato grandi capacita’ musicali nei nuovi modi dell’ Hard Bop,il “Jazz duro” come si diceva… La collaborazione con Max Roach (classe 1924) batterista nato in piena epoca Bebop e poi seguentemente artefice di un nuovo modo di suonare la batteria,duro’ purtroppo pochi anni. Clifford Brown morira’ nel 1956 appena 26enne vittima di un brutto incidente stradale. Chissa’ cosa avrebbero fatto ancora insieme…

Le tracce di questo disco sono tutte suonate con grande stile anche se solo due sono le composizioni di Brown,tutti i pezzi portano il suo marchio a fuoco. Di grandissimo rilievo sono “Dahood” e “Joe Spring”. Dahood e’ un pezzo di 4 minuti,veloce,in 4/4 suonato in pieno stile “hard”. L’attacco strutturato in 32 battute con struttura AABA e’ suonato con grande tecnica. Si prosegue con l’improvvisazione di Clifford Brown che occupa le successive 32 battute con scale e suoni davvero di grande qualita’. Si alternano poi piano e sax nelle successive improvvisazioni per lasciare spazio al maestro Max Roach che chiude il giro con il suo chorus (32 battute) di batteria. E’ un solo suonato con grande stile e,Roach sfodera la sua grande capacita’ nel rullo singolo eseguito con una precisione e un risultato sonoro di qualita’ eccelsa.La chiusura dell’ultimo chorus rivede il quintetto nella ripetizione iniziale della struttura AABA. Il pezzo seguente e’ “Joe Spring”. La melodia di attacco del pianista Powell rimarra’ nella storia e verra’ suonata da tanti jazzisti.Anche questa e’ una struttura AABA in 32 battute,dopo l’intro il pezzo inizia con il tema per poi lasciare spazio al primo solo di sax suonato da Harold Land,segue Clifford e poi il piano di Powell. Si prosegue con 4 “take four” (scambi) con la batteria per lasciare il campo ad un chorus intero di Max Roach in improvvisazione con le spazzole,anche qui il batterista offre una vera lezione di spazzole agli attenti ascoltatori. Il brano si conclude con un chorus intero del quintetto che riprende il tema e conclude.

Altro pezzo molto suonato e’ “Jordu”,particolari le sonorita’ impresse da Clifford Brown,il brano (scritto da Irvin “Duke” Jordan) verra’ inciso (fra gli altri) anche da Dizzy Gillespie,Stan Getz,Charlie Bird verso la fine degli anni ’50 e inizi ’60. Divenuto uno Standard Jazz e’ molto apprezzato per la struttura (anche questa AABA) e il tempo non veloce.

Queste sono le tracce del disco originale:

  • Delilah – (Victor Young) – (8:03)
  • Parisian Thoroughfare – (Bud Powell) – (7:15)
  • Daahoud – (Clifford Brown) – (4:01)
  • Joy Spring – (Clifford Brown) – (6:48)
  • Jordu – (Duke Jordan) – (7:42)
  • The Blues Walk – (Chris Woods) – (6:44)
  • What Am I Here For’ – (Duke Ellington) – (3:08)
  • These Foolish Things – (J. Stracey – H. Marvell – H. Link) – (3:39)
  • The Blues Walk (alternate take) – (Chris Woods) – (6:50)
  • Daahoud (alternate take) – (Clifford Brown) – (4:06)
  • Joy Spring(alternate take) – (Clifford Brown) – (6:44)

Lascia un commento

Progetta un sito come questo con WordPress.com
Comincia ora